Mobilità elettrica: motivi, paure, resistenze

Mobilità elettrica: motivi, paure, resistenze

Tra odio e amore, ecco perché molte persone restano dubbiose sulla mobilità sostenibile (e‑bike, scooter e moto elettriche) e come guarirle.

 

Eppur si muove !

La mobilità sostenibile rappresenta, senza dubbio ormai, una delle migliori soluzioni per ridurre il traffico, l'inquinamento e i costi di gestione dei veicoli tradizionali nei centri urbani.

Eppure, nonostante i vantaggi evidenti, molte persone restano dubbiose quando si parla di e‑bike, scooter e moto elettriche.

Quali sono le ragioni di queste resistenze?

In questo articolo cercheremo di analizzare i motivi più comuni e proveremo a capire come superarli.




1. Prezzo d’acquisto ancora elevato

☹️ Il costo iniziale è una delle barriere principali: il 47% degli italiani considera i veicoli elettrici troppo cari. Anche se esistono incentivi e agevolazioni, il prezzo viene percepito come un ostacolo.

😊 Il mercato, in realtà, pullula di offerte vantaggiosissime, ma quello che non viene  considerato dai più, è il fatto che i mezzi elettrici hanno costi d'esercizio bassissimi che vanno a neutralizzare abbondantemente il piccolo differenziale di spesa iniziale.

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2. Autonomia e infrastrutture

☹️ Quanti chilometri fa questo scooter ? Qual è la sua autonomia ? 

La cosiddetta range anxiety, ovvero la paura di restare senza batteria, frena molti potenziali acquirenti. A questo si aggiunge la percezione che le colonnine di ricarica non siano ancora sufficienti.

😊 Nella realtà, per spostamenti quotidiani in città, che è la principale destinazione dei veicoli elettrici a due ruote, l’autonomia delle moderne e‑bike e degli scooter elettrici è più che adeguata. Parliamo infatti, per le ebike, di un'autonomia di circa 50 km (ma le bici a motore centrale ne fanno anche più del doppio)  e per scooter e moto elettriche, abbiamo una media di 100 chilometri. 

La pratica quotidiana, inoltre, fa avere subito la percezione della capacità del proprio mezzo restituendo fiducia e tranquillità anche agli utilizzatori più timorosi !

➡ Approfondisci nel nostro articolo: come avere cura della batteria di una bici elettrica.

3. La novità e la mancanza di esperienza diretta

☹️ Molte persone non hanno mai provato un veicolo elettrico. Non l'hanno provato neanche amici , parenti e... cugini.  La mancanza di esperienza diretta alimenta diffidenza e incertezze.

😊 Al contrario, gli utilizzatori dei veicoli elettrici, salvo rare e specifiche eccezioni, restano convinti sostenitori e non tornerebbero mai più indietro. 

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4. Paure irrazionali e disinformazione

☹️ Circolano molte fake news sui rischi delle batterie, sui costi di manutenzione o sull’efficienza reale. Queste convinzioni, spesso infondate, rallentano la diffusione della mobilità sostenibile.

😊 Ecco i dati reali:

  • i costi di manutenzione sono praticamente azzerati
  • le batterie hanno un numero di cicli di ricarica tali da assicurare un utilizzo largamente più che abbondante rispetto alla media delle auto da città (p.s.: non ci sogneremo mai di consigliare, oggi, un veicolo elettrico ad un agente di commercio !)
  • Incendi: Secondo recenti studi ufficiali, le percentuali sono le seguenti:

le vetture termiche hanno una probabilità di incendiarsi pari al 1,5%, mentre la percentuale per le auto elettriche si ferma allo 0,025%: quindi un veicolo termico può essere soggetto ad incendi 60 volte più di quelli elettrici. 

➡ Nota: tra le fake news più clamorose vi è quella che sostiene che le auto elettriche siano più inquinanti dei quelle elettriche. A questa imbarazzante bugia, abbiamo già risposto con quest'articolo: Auto elettrica vs/ auto termica: la Carbon Foot print

Ne ha parlato anche Milena Gabbanelli: https://vm.tiktok.com/ZNdb68hSq/?_ia=1l3xkcb5ehpg6E

Se ne parla anche sul sito del Ministero delle Infrastrutture

5. Barriere pratiche e condizionamenti culturali

☹️ Chi abita lontano dal luogo di lavoro o deve affrontare salite può percepire scooter o e‑bike come poco adatti per soddisfare la propria esigenza di mobilità. Inoltre, in certe zone, anche la mancanza di infrastrutture, come colonnine di ricarica, piste ciclabili, parcheggi e rastrelliere per bici, può rappresentare un ostacolo al cambiamento.

😊 In realtà, molto spesso, la percezione di "lontananza" è del tutto soggettiva in quanto mediamente la distanza casa lavoro non supera i 15 chilometri, distanza tranquillamente percorribile sia con le moderne bici elettriche con pedalata assistita che, ancor di più, con scooter e moto elettriche. Stessa cosa vale per il superamento delle pendenze caratteristiche di alcune città.

In quanto alle infrastrutture, questo è un problema che unisce tutte le principali città italiane che sono realmente indietro rispetto alle città del nord Europa e su questo c'è ancora molto da lavorare.

6. Incentivi instabili e incertezza normativa

☹️ In Italia gli incentivi per l’elettrico cambiano frequentemente, generando incertezza. Questo porta molti a rimandare l’acquisto, aspettando condizioni più stabili.

😊 Questa obiezione è la conseguenza di un sistema di erogazione che prevede dei fondi con dei plafond "annuali", che poi andranno a riproporsi negli esercizi successivi. A questa oggettiva difficoltà, molte case rispondono con l'applicazione di speciali scontistiche applicate ai listini ufficiali.

Nel nostro listino puoi verificare quali sono le opportunità attualmente disponibili

7. Resistenza culturale e abitudine all’auto tradizionale

☹️ Per molte persone, l’automobile è ancora simbolo di libertà e status. Questo freno culturale richiede tempo e sensibilizzazione per essere superato.

😊Noi facciamo solo umilmente osservare come la cosiddetta "libertà" individuale di girare in auto senza senso (spesso solo per cercare parcheggio !!!) ha ridotto le nostre città a degli aridi autodromi. Facciamo osservare che le città non posso essere ad uso e consumo delle auto. Lottiamo tutti i giorni per far capire come sarebbe bella la città svuotata dalle auto, con un'aria finalmente respirabile, lasciando lo spazio a nuove piantumazioni per regalare a noi e alle generazioni che verranno, ossigeno e zone ombrose.

➡ Leggi sul blog: come la mobilità elettrica cambia le città.

 

Per concludere, i dubbi sulla mobilità sostenibile derivano da barriere economiche, pratiche e culturali. Tuttavia, i vantaggi in termini di salute, risparmio e impatto ambientale sono ormai chiari e concreti. 

Se vuoi provare a svoltare, il primo passo è semplice: prova una e‑bike o uno scooter elettrico e scopri la differenza.

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