Città green: che caratteristiche hanno?
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Città green: che cos’è
Città green, o città sostenibile, è una definizione che è diventata ormai una “must” nel linguaggio degli urbanisti e delle amministrazioni impegnate nella gestione delle aree urbane.
L’espressione si fonda sulla progettazione e realizzazione di spazi urbani che promuovano la sostenibilità ambientale, economica e sociale, riducendo al contempo l’impatto negativo sul territorio e, su più ampio spettro, sul Pianeta. Alla base della visione delle città green vi è l’integrazione tra lo sviluppo umano e la conservazione delle risorse naturali, con l’obiettivo di garantire una qualità della vita elevata per le attuali e future generazioni.
Una città green adotta strategie multidimensionali che includono una pianificazione urbana ecocompatibile, l’utilizzo efficiente delle risorse, il ricorso a fonti di energia rinnovabile, la mobilità sostenibile e l’incremento di aree verdi. Queste strategie sono volte a minimizzare le emissioni di gas serra, ridurre inquinamento e rifiuti, migliorare la qualità dell’aria e dell’acqua, promuovere la biodiversità urbana e incentivare stili di vita salubri tra i cittadini (come la promozione dell’uso della bici per gli spostamenti casa-lavoro/casa-scuola).
Implementare il modello delle città green richiede un approccio olistico che coinvolga amministrazioni locali, imprese, comunità e singoli individui. Attraverso politiche pubbliche innovative, investimenti in tecnologie verdi e programmi educativi, è possibile trasformare le aree urbane in modelli di sostenibilità. Le città che abbracciano questa filosofia non solo contribuiscono alla lotta contro il cambiamento climatico ma diventano anche luoghi più vivibili, resilienti ed economicamente prosperi.
Le caratteristiche delle città sostenibili
Innanzitutto, una città sostenibile pone grande enfasi sull’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili. Ciò si traduce nella riduzione dell’impronta carbonica (carbon footprint) attraverso l’adozione di tecnologie verdi in edifici, trasporti e infrastrutture urbane. L’obiettivo è minimizzare il consumo energetico e massimizzare l’autoproduzione da fonti pulite.
Secondariamente, la mobilità sostenibile gioca un ruolo cruciale. Ciò significa promuovere sistemi di trasporto pubblico efficienti, sicuri e accessibili, oltre a incentivare l’uso della bicicletta e della camminata attraverso la creazione di reti ciclabili e pedonali capillari.
Un altro aspetto fondamentale è la gestione intelligente delle risorse idriche e dei rifiuti. Le città green implementano sistemi avanzati per il riciclo dell’acqua e la raccolta differenziata dei rifiuti, mirando alla riduzione degli sprechi e al riutilizzo delle risorse.
L’integrazione della natura nell’ambiente urbano tramite la realizzazione di parchi, giardini verticali e tetti verdi contribuisce non solo al benessere psicofisico degli abitanti ma anche alla biodiversità urbana e alla mitigazione dell’effetto isola di calore.
Infine, la partecipazione attiva della comunità è essenziale. Una città sostenibile promuove stili di vita eco-compatibili e incoraggia i cittadini a partecipare attivamente nelle decisioni che riguardano lo sviluppo urbano sostenibile.
Esempi di città sostenibile
Tra gli esempi più significativi di città sostenibile spiccano alcune realtà che hanno saputo innovare, trasformando la sfida ambientale in un’opportunità per migliorare la qualità della vita dei propri abitanti.
Copenaghen, la capitale della Danimarca, è uno degli esempi più emblematici a livello mondiale. Questa città ha posto le basi per diventare carbon-neutral entro il 2025 attraverso un mix energetico fortemente orientato verso le fonti rinnovabili, una rete estesa di percorsi ciclabili e un sistema efficiente di trasporto pubblico. L’impegno nell’architettura verde e nei tetti verdi contribuisce ulteriormente al suo obiettivo di sostenibilità.
Stoccolma, in Svezia, è nota per il suo distretto ecologico Hammarby Sjöstad, un modello di rigenerazione urbana che integra soluzioni abitative a basso impatto energetico con la gestione sostenibile delle risorse idriche e dei rifiuti. Il progetto enfatizza l’importanza della partecipazione comunitaria nella creazione di uno stile di vita sostenibile.
Curitiba, in Brasile, ha dimostrato già dagli anni ’70 come una pianificazione urbana innovativa possa favorire la sostenibilità. Con il suo sistema integrato di trasporto pubblico rapido, aree verdi urbane e programmi di riciclaggio inclusivi, Curitiba rappresenta un modello per le città emergenti che aspirano alla sostenibilità.
Freiburg im Breisgau, in Germania, è rinomata per il suo quartiere Vauban, esempio eccellente di pianificazione urbana sostenibile. Caratterizzato da case a basso consumo energetico e dall’assenza quasi totale di auto private nel quartiere residenziale principale, Vauban evidenzia come la mobilità alternativa e l’uso efficiente dell’energia possano essere integrati nella vita quotidiana.
Queste città dimostrano che attraverso una visione lungimirante e investimenti mirati è possibile creare ambienti urbani che non solo rispettino l’ambiente ma migliorino anche il benessessere sociale ed economico dei loro cittadini. La sostenibilità urbana non è più un’utopia, ma una realtà tangibile che richiede impegno, innovazione e la volontà di rivedere i modelli di vita e di consumo tradizionali. L’esempio di queste città green offre spunti preziosi per tutte quelle realtà urbane che sono alla ricerca di soluzioni efficaci per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo, mostrando come il cammino verso la sostenibilità sia non solo necessario ma anche possibile e vantaggioso su più fronti.
Napoli è una città green?
… e cosa si fa di green a Napoli ?
Indubbiamente rispetto alle città del nord Europa Napoli è molto dietro nel percorso che potrà condurla a definirsi una città green; ed è un vero peccato, considerate le straordinarie caratteristiche naturali della città, la sua attrattiva turistica, la vicinanza con territori meravigliosi come la Costiera Sorrentina e Amalfitana, le fantastiche isole dell’Arcipelago Campano: Ischia, Capri e Procida, le sue ricchezze artistiche, storiche e archeologiche.
L’esperienza positiva di alcune isole pedonali, purtroppo, non ha avuto seguito con una reale propulsione verso uno stile di vita più armonioso nei confronti del verde e la natura. Le belle passeggiate del Vomero, del Centro Storico e di Chiaia, restano purtroppo delle piccole macchie di vivibilità assediate da traffico automobilistico e inquinamento dell’aria.
Le macchie verdi della Villa Comunale, della Floridiana, di Posillipo, dei Camaldoli, vivono uno stato di degrado ed abbandono di cui sono senz’altro responsabili le Amministrazioni che si sono via via susseguite negli ultimi anni.
L’accenno di pista ciclabile avviata negli scorsi anni, e di cui beneficia esclusivamente parte della zona costiera della città, non solo non si è sviluppata verso le zone più interne e collinari, ma trova persino detrattori e oppositori che non perdono occasione per metterla in discussione.
Di contro troviamo realtà come Napolielettrica, Cicloverdi Fiab, gli amici di Napoli Bike Festival, Legambiente, WAU, Sii Turista della Tua Città, che uniscono la parte sensibile della cittadinanza e si impegnano nella promozione di iniziative che spingano all’utilizzo della Bicicletta, all’ampliamento e alla cura del verde cittadino, al miglioramento e diffusione della mobilità sostenibile.
Città green e mobilità
La mobilità in una città green si caratterizza per l’integrazione di sistemi di trasporto che minimizzano l’uso di veicoli a combustione interna a favore di alternative più pulite ed efficienti. Questo include l’adozione massiva del trasporto pubblico ecologico, come autobus elettrici o alimentati a idrogeno, e la creazione di reti capillari di piste ciclabili e percorsi pedonali che incoraggiano la mobilità attiva.
Inoltre, le città green implementano politiche di smart mobility, utilizzando tecnologie avanzate per ottimizzare i flussi di traffico e ridurre congestioni e inquinamento. Queste tecnologie comprendono sistemi intelligenti di gestione del traffico, app per la condivisione del viaggio (carpooling) e piattaforme per il bike-sharing e scooter-sharing elettrici.
Un elemento chiave è anche l’integrazione tra le varie modalità di trasporto (trasporto intermodale), che rende il passaggio da uno all’altro fluido e conveniente, incentivando così l’uso dei mezzi pubblici rispetto al veicolo privato. Ciò include la realizzazione di interporti multifunzionali dove treni, metro, bus, biciclette e veicoli condivisi convergono in un unico hub accessibile.
Napolielettrica dal 2017 è impegnata nella promozione della mobilità elettrica come metodo principe per la mobilità urbana, utile a contribuire in maniera attiva al miglioramento del traffico e della qualità dell’aria in città. L’uso della ebike per recarsi a scuola o a lavoro, inoltre, risulta efficace anche per intraprendere uno stile di vita più sano, in grado di migliorare molti aspetti della salute e della psiche.